Con il temine “mud logging”si indicano i metodi analitici eseguiti sul fluido di perforazione durante le trivellazioni. In questo ambito servono trasmettitori di pressione ad alte prestazioni e, soprattutto, resistenti.
Il termine è costituito dalle parole inglesi “mud” (fango) e “logging” (rilevamento) e già offre una buona, seppure incompleta definizione del processo coinvolto: i mud logger – conosciuti anche con il nome di specialisti di surface logging – vengono incaricati dalle aziende di perforazione per fornire registrazioni dettagliate sul foro di trivellazione. I mud logger analizzano le informazioni che vengono portate in superficie durante la perforazione ed è per questo che molte aziende utilizzano anche il termine “servizi di surface logging”. Il fango di perforazione è la componente più importante del mud logging, poiché porta le informazioni dalla profondità del foro fino alla superficie, dove poi si procede ad analizzare i detriti di perforazione (detti “cutting”) contenuti nel fluido di perforazione circolante.
Le analisi creano un protocollo dipendente dalla profondità per la determinazione della profondità degli idrocarburi, l’identificazione della litologia del foro e il monitoraggio del gas naturale che penetra nel fango di perforazione durante le trivellazioni. Ulteriori scopi del mud logging sono la determinazione della pressione interstiziale e della porosità, nonché la determinazione della permeabilità della formazione perforata, la raccolta, il monitoraggio e la valutazione degli idrocarburi, la valutazione della producibilità delle formazioni di idrocarburi e, infine, la registrazione dei parametri di perforazione. Questi dati sono importanti per garantire lo svolgimento di operazioni di trivellazione sicure e ottimizzate dal punto di vista economico.
Il mud logging avviene in tempo reale in laboratori mobili allestiti sul sito di perforazione. I dati in tempo reale vengono utilizzati direttamente per il controllo della foratura. I servizi di mud logging vengono generalmente realizzati da specialisti incaricati dall’azienda di perforazione. La STS mette a disposizione i trasmettitori di pressione ad alcuni di questi offerenti di servizi di mud logging.
Sensori di pressione nei processi di foratura: la resistenza è la chiave
Per monitorare il processo di foratura, i mud logger installano diversi sensori sulla trivellatrice. Riuscire ad individuare anche le minime perdite nella pressione di perforazione richiede un’elevata precisione. Inoltre, il rilevamento deve avvenire senza ritardi per evitare rischi e costi legati alle irregolarità.
I siti di perforazione sono ambienti ostili e come tali possono richiedere molto dai sensori impiegati. I due principali fattori sotto questo punto di vista sono il fango stesso e le vibrazioni che si generano durante le operazioni di perforazione.
Immagine 1: Trasmettitore di pressione per applicazione Mud Logging
Per resistere a queste difficili condizioni, la STS fornisce alle aziende che offrono servizi di surface logging il trasmettitore di pressione ATM/ECO/EX realizzato con uno speciale corpo esterno. Il trasmettitore di pressione certificato ATEX è ottimizzato per campi di alta pressione. Le vibrazioni che si verificano durante le operazioni di perforazione influenzano principalmente il punto di contatto con il collegamento di processo. La STS ha risolto il problema con una doppia saldatura del collegamento. Inoltre, il corpo in acciaio inossidabile è più spesso rispetto al modello standard (26,5 mm). Oltre ai campi di alta pressione e alle forti vibrazioni, il fango di perforazione pone un’altra problematica, potendo intasare il canale di pressione. Per evitare che si intasi, abbiamo realizzato il canale leggermente più ampio (10 mm). Normalmente un canale di pressione più largo può compromettere la membrana di pressione. Tuttavia, poiché con le applicazioni di questo tipo sono presenti per lo più pressioni statiche, questo non rappresenta un problema.